Review written by rafssru for debaser.it (on 9 August 2020 in the early afternoon)
1970-2020. Compie 50 anni quest'anno questo misconosciuto disco dei Pooh, il terzo della loro carriera, l'ultimo prima del grande successo di Tanta voglia di lei e di Pensiero, contenuti nel successivo Opera Prima. Questo Memorie segna la stabilizzazione della coppia Facchinetti-Negrini, il primo alle musiche, il secondo ai testi. Infatti tutti i dodici brani presenti sono frutto della collaborazione tra i due. Si comincia con un collage sonoro che spiega tutto l'album in pochi secondi. Per l'unica volta nella storia del gruppo, è Riccardo Fogli a cantare quasi tutte le parti da solista, tranne che per La fata della luna, già incisa con titolo La leggenda della luna, in cui cantano Valerio Negrini e Roby Facchinetti. Anche in questo disco, come nel precedente, non è emerso ancora il Dodi cantante. In questo lavoro si alternano testi impegnati e tristi a musiche allegre e spensierate. Questo sarà l'ultimo sussulto beat dei Pooh, che poi vireranno verso il pop rock che li renderà famosi e riconoscibili. Tra i brani nessuno in realtà è rimasto nella memoria collettiva, ma la canzone che si ricorda di più dopo alcuni ascolti è sicuramente Mary Ann, mentre della prima facciata rimase impressa anche Ai confini del mondo; nella seconda facciata invece emergono sulle altre Johnny e Lisa e la title-track, Memorie appunto. Nonostante una tourneè in Giappone per lanciare l'album, i Pooh non riuscirono a sfondare. Ma basterà solo un anno, perché con Opera Prima, dove il titolo sta a significare sia il carattere sinfonico e operistico sia il loro primo "vero album", i quattro diventeranno celebri con canzoni che si cantano ancora oggi, a quasi mezzo secolo dalla loro uscita.