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Детали релиза : Lucio Battisti - Il Nostro Caro Angelo (1973/2007) [FLAC (image + .cue)]

AlbumLucio Battisti - Il Nostro Caro Angelo (1973/2007) [FLAC (image + .cue)]
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Lucio Battisti - Il Nostro Caro Angelo (1973/2007) [FLAC (image + .cue)](кликните для просмотра полного изображения)
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Исполнители
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Описание/Треклист
Artist: Lucio Battisti
Album: Il Nostro Caro Angelo
Released: 1973/2007
Label: Sony BMG Music Entertainment; BMG Ricordi S.p.A.; Numero Uno; Acqua Azzurra S.r.l.; TV Sorrisi e Canzoni; Panorama
Catalog #: LB 07 07; CD0947505
Genre: Folk Rock, Soft Rock, Pop Rock, Europop, Ballad, Chanson, World
Country: Italy
Duration: 00:40:27

Tracklisting:

01. La Collina Dei Ciliegi [4:59]
02. Ma È Un Canto Brasileiro [5:21]
03. La Canzone Della Terra [5:31]
04. Il Nostro Caro Angelo [4:14]
05. Le Allettanti Promesse [5:11]
06. Io Gli Ho Detto No [4:21]
07. Prendi Fra Le Mani La Testa [3:55]
08. Questo Inferno Rosa [6:55]
Info
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Review written by Viva Lì for debaser.it (March 2, 2006 in the late afternoon)
Gran copertina, peccato l'album non lo sia altrettanto.

"Il nostro caro angelo", datato 1973, è forse una delle più grandi delusioni che Battisti infliggerà ai propri fans. Dopo l'enorme successo di "Umanamente uomo: il sogno" Lucio decide di mutare radicalmente le proprie esigenze musicali. Abolisce le musiche classicheggianti di "I giardini di marzo" e ricorre ad un uso, forse un po' insistente, dei fiati e delle chitarre. Le melodie si stabilizzano su note più regolari ma nel contempo più monotone e la voce, sempre robusta e possente, pare farsi debole e fioca quasi fino all'inascoltabilità.

"Il nostro caro angelo" è un album innovativo, ricco di trovate musicali geniali, purtroppo però pieno di estremismi sperimentali a volte fiacchi e inconcludenti. La ricerca sui suoni si fa più accurata e l'album viene mixato a Londra. Battisti diventa supervisore e Mogol un amico cui poggiarsi nei momenti di scarso estro e scarsa genialità. L'album, leggermente raffazzonato, viene tenuta insieme, in qualche modo, dal tema della terra e dei popoli lontani (temi espressi sicuramente molto meglio nel successivo album, "Anima latina"). Ampio spazio viene regalato al tema del sociale, della natura, delle stagioni e del finto progresso borghese (temi, è il caso di dirlo, un po' fasulli visto che vengono decantati da due ultra milionari di nome Mogol e di cognome Battisti).
Eppure, nonostante errori visibili e altrettanto visibili cadute di stile, "Il nostro caro angelo" non è un album disprezzabile. Qua e là qualche canzone pare restituire i fasti dei bei tempi e le frequenti stoccatine nei confronti del consumismo e della pubblicità in "Ma è un canto brasileiro" sono divertenti ed elaborate ("Io non ti voglio più vedere cara mentre sorseggi un'aranciata amara, con l'espressione estasiata di chi ha raggiunto uno scopo nella vita").
Musicalmente complessa è l'interessante "La collina dei ciliegi" che però, guarda caso, sollevò dubbi e polveroni ("Planando verso boschi di braccia tese"), nessuno perdonò mai a Mogol la chiara allusione fascistoide (quasi nazista) che Rapetti volle inserire nel brano. "La collina dei ciliegi" è però un brano assai complesso, composto da cori e chitarre impazzite, sovrapposizioni e strofe originali e azzardate, metriche volutamente sballate e rime concretamente esagerate. Stesso discorso vale per "Il nostro caro angelo" in cui però, nonostante azzardi e originalità varie, Battisti tenta di imprimere una melodia più armonica e collaudata, anche se il lungo finale sembra aprirsi verso soluzioni melodiche ancora lontane da venire.
Se si esclude la bella parentesi di "Questo inferno rosa" (sei minuti di poesia e dolcezza), è il Lato B il punto debole di questo album. "Le allettanti promesse", "Io gli ho detto di no" e "Prendi fra le mani la testa" non sono canzoni degne del miglior Battisti: la musica è orecchiabile ma non perfetta, le parole sembrano voler dire sempre le stesse identiche cose, gli arrangiamenti risultano ricercati e fin troppo elaborati. Un cedimento (molto strano) che Battisti sembra non voler in nessun modo aggiustare: le musiche si fanno più intense, indiscutibilmente armoniose, eppure mancano quella solidità e quell'eleganza che avevano fatto di "Umanamente uomo: il sogno" un capolavoro.

Questa volta, "Il nostro caro angelo" non è riuscito a spiccare compiutamente il volo.
Review written by Daria Croce for rockol.it (January 30, 2018)
“Il nostro caro angelo”, album del 1973 che porta la celebre firma Mogol/Battisti, si presenta come un disco molto particolare e decisamente all’avanguardia.

Dal punto di vista dei contenuti, i temi affrontati non risultano mai banali: l’impegno sociale è scolpito nei testi, attraverso cui vengono affrontate problematiche legate alle regole e alle convenzioni, all’ecologia e alle tradizioni, al consumismo e all’influenza negativa dei media sul pensiero comune.

L’unica via di uscita è rappresentata dalla libertà, intesa come possibilità di liberarsi dai vincoli della società, per poter esprimere al meglio la propria personalità e le proprie attitudini, anche quando si tratta di un “sentire” differente da quello comune.

In questo senso, il volo è il vero protagonista dell’ottavo album di Battisti, a partire dal brano di apertura, “La collina dei ciliegi”, un inno all’amore, ma ancor più alla libertà e alla scelta di slegarsi dai pregiudizi della società.

“Il nostro caro angelo” è fortemente sperimentale anche dal punto di vista musicale: ci si discosta dalla produzione precedente della coppia Mogol/Battisti e vengono ricercate nuove sonorità. Lo stile cantautorale cede il passo a una tendenza decisamente più rock, caratterizzata da una presenza più incisiva delle chitarre elettriche e dall’introduzione dei sintetizzatori. Per la prima volta, Lucio decide di sviluppare all’estero - a Londra, per la precisione - buona parte della lavorazione del disco.

Tra sperimentazioni e critica sociale, “Il nostro caro angelo”, ancora a distanza di anni, resta senza dubbio tra gli album più rilevanti della discografia di Battisti nonché un punto di riferimento fondamentale della musica italiana, un’esperienza di ascolto che viene esaltata dalla ristampa su vinile.
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Добавлен2022-06-04 16:49:39
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